Quando si parla del vino italiano è impossibile non evocare il nome di Giacomo Tachis, considerato da molti il “padre del Rinascimento enologico italiano”.
La sua seconda casa fu la Toscana, dove nel 1961 iniziò a collaborare con la famiglia Antinori, dando il via a un percorso che avrebbe cambiato per sempre la percezione del vino italiano nel mondo.
Tachis fu un uomo di visione e di coraggio. Introdusse pratiche rivoluzionarie come la fermentazione malolattica, l’uso delle barrique francesi, la selezione clonale e la riduzione delle rese in vigna: tecniche che oggi appaiono comuni, ma che negli anni ’60 e ’70 rappresentarono una vera rottura con la tradizione.
Dal suo genio sono nati vini che oggi sono vere e proprie icone. Il Sassicaia, che ha acceso i riflettori internazionali su Bolgheri inaugurando il mito dei Supertuscan; il Tignanello e il Solaia, capolavori che hanno scritto la storia moderna della famiglia Antinori; il San Leonardo, creato per i Guerrieri Gonzaga in Trentino, un vino elegante e raffinato spesso definito il “Bordeaux delle Dolomiti”. E ancora, la rinascita della Sardegna con il Barrua, fino al Pelago nelle Marche: vini che hanno contribuito a portare l’Italia vitivinicola al centro della scena mondiale.
Giovedì 16 ottobre vi invitiamo a partecipare a
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Quando si parla del vino italiano è impossibile non evocare il nome di Giacomo Tachis, considerato da molti il “padre del Rinascimento enologico italiano”.
La sua seconda casa fu la Toscana, dove nel 1961 iniziò a collaborare con la famiglia Antinori, dando il via a un percorso che avrebbe cambiato per sempre la percezione del vino italiano nel mondo.
Tachis fu un uomo di visione e di coraggio. Introdusse pratiche rivoluzionarie come la fermentazione malolattica, l’uso delle barrique francesi, la selezione clonale e la riduzione delle rese in vigna: tecniche che oggi appaiono comuni, ma che negli anni ’60 e ’70 rappresentarono una vera rottura con la tradizione.
Dal suo genio sono nati vini che oggi sono vere e proprie icone. Il Sassicaia, che ha acceso i riflettori internazionali su Bolgheri inaugurando il mito dei Supertuscan; il Tignanello e il Solaia, capolavori che hanno scritto la storia moderna della famiglia Antinori; il San Leonardo, creato per i Guerrieri Gonzaga in Trentino, un vino elegante e raffinato spesso definito il “Bordeaux delle Dolomiti”. E ancora, la rinascita della Sardegna con il Barrua, fino al Pelago nelle Marche: vini che hanno contribuito a portare l’Italia vitivinicola al centro della scena mondiale.
Giovedì 16 ottobre vi invitiamo a partecipare a una degustazione senza precedenti: un’occasione unica per scoprire le etichette che hanno rivoluzionato il panorama enologico internazionale. Durante la serata avrete l’opportunità di assaggiare alcuni dei capolavori più rappresentativi della sua visione, accompagnati da abbinamenti gastronomici pensati per esaltarne le caratteristiche. Ogni calice sarà arricchito da note storiche, aneddoti e curiosità sulla nascita di questi vini leggendari, con uno sguardo speciale al lavoro pionieristico di Giacomo Tachis.
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